domenica 7 febbraio 2016

Siate il cambiamento che vorreste vedere nel mondo


a cura di Sergio Signori

Sono sempre più affascinato dal leggere le recenti scoperte delle Neuroscienze: l’individuazione dei “Neuroni Specchio” (cellule nervose coinvolte nell’entrare in empatia con gli altri),  le ricerche di Epigenetica (ciò che induce i geni a modificarsi), inoltre c’è stata una risposta entusiasmante alla conferenza di aprile di Marina Borruso in materia di Stati di Coscienza!!
Tutte queste ricerche ci portano a convincerci che possiamo modificare, attraverso l’esperienza, comportamenti o modi di pensare acquisiti, rendendo possibile rieducarci anche da adulti a nuovi modi di stare insieme,  più integrati e più affettivi.

Chi pratica percorsi di crescita personale in gruppo, come la Biodanza e l’Educazione al Contatto, sa che ci si può riappropriare della capacità di “buon contatto” attraverso le esperienze proposte in condizioni specifiche o, per utilizzare un termine tecnico, in “ambienti arricchiti”.
Ma c’è di più: fare queste “buone esperienze” fa addirittura produrre nuove cellule nervose e nuove connessioni fra quelle già esistenti (contrariamente alla convinzione - affermata fino a poco tempo fa - che le cellule nervose non si modifichino più dopo la nascita ).

Secondo le teorie dell’Epigenetica i cambiamenti possono essere così sensibili e duraturi da “trasferirsi” anche nella propria discendenza a livello cellulare.

Da anni sosteniamo che il nostro “carattere” non è immutabile, che possiamo rieducarci  in modo da essere più comunicativi, più empatici, più affettivi. Qualunque sia il nostro passato, di qualsiasi tipo siano le esperienze che abbiamo ricevuto, che abbiamo ricevuto o no amore e attenzione quando ne avevamo bisogno, possiamo “riprogrammarci”, con dedizione e rispetto per noi stessi: ne abbiamo oggi tutti gli strumenti!

E se  è così, se “non sono le molecole a impazzire (vecchia Biologia) ma la mente dell’uomo da curare” abbiamo la “responsabilità” ma anche la straordinaria possibilità di curare il nostro presente e il nostro futuro curando i nostri pensieri, le emozioni, le opinioni, le aspettative ecc. Prende allora valore sempre di più tutto ciò che ci aiuta a integrare in noi mente e cuore, ragione e sentimento, passato e presente.

Le connessioni profondissime fra pelle e sistema nervoso, stabilitesi fin dai primi tempi della nostra formazione nel grembo materno, acquistano da queste recenti scoperte un significato ancora più ampio nel farci comprendere il potere che ha un buon contatto” non solo sul rilassamento, sul benessere, sulla produzione di endorfine che si generano nel momento in cui diamo o riceviamo un abbraccio o una carezza sensibili e affettivi, ma anche sulla potente, dolce trasformazione che esso può indurre nel nostro sistema nervoso a lunga, lunghissima scadenza.
Tutto questo ha naturalmente una ricaduta positiva sulle nostre relazioni parentali, genitoriali, di coppia, di amicizia, di lavoro.

E’ tempo di creare la “Civiltà dell’Empatia” (prendo in prestito il titolo del nuovo bestseller di Riskin); noi tutti e il pianeta Terra ne abbiamo  urgente bisogno.

“Siate il cambiamento che vorreste vedere nel mondo” disse Gandhi; ora, per fare questo c’è bisogno di tutti, anche di te… potrebbe essere molto più bello e più facile di quanto tu possa pensare!        

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