domenica 4 novembre 2012

Marte, Pleiadi e la geometria universale

 Analizziamo in dettaglio alcune zone sul pianeta Marte per sottolineare:
- l'importanza delle costruzioni presenti da milioni di anni,
- le relazioni tra le piramidi e il volto di Cydonia con le piramidi terrestri e con le Pledadi.

Cominciamo a guardare con attenzione una delle piramidi di Marte, cambiamo la luminosità prima aumentandola, poi diminuendola.


Adesso possiamo notare che la piramide è più che evidente quindi evidenziamola in 3D.





Giustamente questa breve presentazione non basta a capire bene le varie collocazioni quindi entriamo nei dettagli.


Le Pleiadi sono state da sempre molto importanti per varie popolazioni terrestri, ma perché? Qual è la relazione che le lega a Marte?


Come sopra, così sotto. (...) Non è casuale la rappresentazioni delle Pleiadi è molto precisa.  Guardate bene la zona di Cydonia, tutto è posizionato in modo preciso, non casuale. analizzate il viso e le "costruzioni". Ci troviamo di fronte ad una struttura geometrica nel senso euclideo del termine: un poliedro. Il sistema di allineamenti è complesso e regolare, infatti non è di natura casuale ma artificiale... è volutamente così! Il poliedro è allineato perfettamente ad una struttura riproducente un volto umano.
Una struttura a cupola distante km 25 chiamata Tholus ed un complesso a sinistra chiamato "città", comprendente una serie di piramidi  distanti km 11,5. Il lato sinistro della struttura piramidale è allineato in direzione della linea coincidente con 9,60° di longitudine Ovest. 
La Piramide D&M, come la Grande Piramide d'Egitto, presenta un allineamento quasi perfetto nord-sud relativo all'asse di rotazione del pianeta. Si parla quindi di come un tetraedro come questo che è inscritto in una sfera che gira con un apice al polo nord o sud dove gli altri tre apici si troveranno a 19,5° dall'equatore.


Quest'angolo tetraedrico di 19,5° si verifica con frequenza nelle strutture di Cydonia. 
I due angoli interni della Piramide sono formati dalla linea di latitudine (40,893°N) e dalla linea di latitudine (40,868°N).
La stessa costante (19,5°) si ritrova nell'angolo formato dalle rette congiungenti il vertice della piramide, con il viso umano posto ad una distanza di km 13,5 e dalla retta congiungente quest'ultima, con il punto mediano del gruppo di piramidi, poste a km 12,6 dal viso ed a km 11,5 dalla struttura piramidale.
Le coordinate entro cui è compresa la struttura sono: 40,832°N e 41,06°N (circa 3,1) 9,53°W e 9,60°W (circa km 2,5) ciò che bisogna analizzare è anche la sorgente luminosa che quando irradia le costruzioni logicamente forma delle ombre. Come sono queste ombre? Logicamente appuntite, quasi tutte come quelle piramidi stile inca o come quelle egiziane.

Non tutte le costruzioni su Marte hanno la stessa antichità.

I condotti come anche alcune città denominate "inca" hanno milioni di anni, mentre le costruzioni piramidali che sono in strettissima relazione con le piramidi egizie e del Centro America sono molto più recenti.
Sono presenti anche città e basi sotterranee, come le abbiamo sulla terra così esistevano ed esistono ancora oggi.
Non sono effetti naturali le luci provenienti dal sottosuolo ma questo molti scienziati lo sanno.
Vogliamo ricordare che hanno detto da sempre che dubitavano fortemente sulla possibile vita su Marte, sulla Luna etc, mentre sono tantissimi anni che conoscono le verità.
Un esempio è il telegramma seguente, dove la U.S. Navy nel 1924 è pronta a registrare segnali provenienti da altri pianeti. Questo è un documento relativo a Marte (specificato nel messaggio inviato) (telegramma inviato a 1308 ist Avenue, Seattle, Wash il 18rd B 76 Govt Dupe - 22 agosto 1924)




















Nel 1988 Erol torun si unì alla Mars Mission di Hoagland e contribuì con le sue capacità cartografiche nell'analisi sviluppate nella Defense Mapping Agency (USA).
Le immagini di Viking non erano così chiare da far comprendere le distanze e dimensioni, quindi Erol le rielaborò calcolando gli angoli esatti, le distanze e le relazioni tra gli oggetti di Cydonia. Hoagland aveva già compreso delle strette relazioni geometriche e matematiche ma qualcosa mancava. C'era una qualche legge universale da decodificare... qualcosa di diverso dai nostri calcoli abituali. Finalmente scoprirono che varie costanti matematiche come "e", funzione trigonometrica ben conosciuta e del valore di 2.718282, valori come la radice quadrata di 2,3 e 5 erano tutti visibili chiaramente a Cydonia.
I solidi platonici mostrano i tre valori delle radici quadrate di 2,3 e 5 al loro interno, così Torun analizzò l'ottaedro, il tetraedro, il cubo, il dodecaedro e l'icosaedro, in modo più approfondito. La funzione "e", conosciuta per i logaritmi è un valore che permette a certe operazioni matematiche (logaritmi) di crescere nella maniera più simmetrica o "naturale" possibile; praticamente più precisa!
I logaritmi sono connessi direttamente agli esponenti e vari studi approfonditi hanno dimostrato che "e" rappresenta una variabili e di calcolo molto più bilanciata geometricamente.
La funzione "e" si mostra su un grafico come una curva perfettamente arrotondata che sembra un quarto di cerchio. Torun capì che c'era una connessione diretta tra "e" e la geometria del tetraedro largamente o totalmente sconosciuta da molti scienziati quindi riprese con l'inscrizione del tetraedro in una sfera (se calcolate l'area superficiale della sfera e la dividete per l'area superficiale totale del tetraedro, ottenete un valore molto vicino ad "e")
La relazione tra tetraedro e sfera ora è chiarissima, ma qual è la costante che caratterizza la sfera?

...mbeh... ditemelo voi! 
 ;)

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