sabato 5 novembre 2011

NAMASTE'

Namasté, un saluto utilizzato sia quando ci si incontra
sia quando ci si lascia.


La parola namasté deriva dal sanscrito:
namas (inchinarsi, salutare con reverenza) 
te (a te)

A questa parola è associata una valenza spirituale, per cui essa può essere così tradotta in modo più completo: 

mi inchino alle qualità divine che sono in te
In sostanza, il significato ultimo del saluto è quello di riconoscere la sacralità di ognuno di noi.
Il gesto del namasté rappresenta la convinzione che ci sia una scintilla divina dentro ognuno di noi che si trova nel chakra del cuore.
Questo gesto è chiamato Anjali Mudra.
 
 
Il termine NAMASTE dunque, significa: “lo spirito che è in me riconosce lo spirito che è in te”.
Quando incrociate per la prima volta lo sguardo di una persona, salutatela dicendo mentalmente “NAMASTE“: in questo modo riconoscerete che l’essere là fuori è lo stesso che avete dentro di voi. Così facendo, il vostro interlocutore riconoscerà a un livello profondo il linguaggio del vostro corpo, la vostra espressione e il vostro tono - in pratica, la vostra essenza.
Anche se si tratta di un saluto silenzioso, egli recepirà in maniera più o meno consapevole il rispetto implicito del vostro saluto. 
 
Namasté

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